Crisi o non crisi i consumi mondiali di vino mostrano una lenta ma costante crescita e il vino italiano continua a inanellare lusinghieri successi sui mercati internazionali, tanto che quest’anno crescerà in valore di almeno un 8% rispetto ai 4,4 miliardi di euro registati nel 2011, almeno stando ai dati rilevati nei primi sette mesi del 2012. È quanto emerge dallo studio di Banca Mps presentato sabato scorso 24 Novembre a Siena al Terzo Forum Montepaschi sul vino italiano che ha fatto il punto sulle prospettive delle aziende italiane del comparto vitivinicolo.
Il mercato interno invece continua il suo lento ma inesorabile declino, visto che il consumo di vino in Italia è in diminuzione e il consumo procapite si attesta tra i 35 e i 37 litri. Ai minori acquisti in volume fa però da contraltare un lieve aumento della spesa relativa. Tra i paesi posti sotto la lente di ingrandimento la Cina, che sale al quinto posto assoluto nel mondo in valore con 1˙037 milioni di euro facendo segnare un +71% e superando in un solo anno Giappone, Belgio, Svizzera e Paesi Bassi. A riprova delle enormi potenzialità di questo Paese, sottolinea la ricerca, c’è da evidenziare che ai cinesi interessano soprattutto vini di alta qualità, visto che l’aumento in valore del 71% è generato da una crescita in quantità del 27,7%.
Una tendenza che pare consolidarsi nei nuovi mercati visto che anche la Russia fa registrare una forbice netta: cresce in valore (+14,6%) e cala in volume (-6%). Di fronte a tali dati il 67% delle aziende vitivinicole italiane interpellate è fiduciosa sul futuro e si attendono un aumento del fatturato per il 2013, con prospettive di crescita attorno al 5% nella maggior parte dei casi; un segno positivo che dovrebbe realizzarsi nonostante il possibile calo dei volumi.