Tutto parte dalle segnalazioni degli studenti. “La rinuncia al proseguimento degli studi universitari verrebbe fatta ‘pagare’ agli studenti dell’Università telematica Unicusano con una ‘tassa’ pari a 550 euro: abbiamo seri dubbi sulla legittimità di questa pratica.
Vediamo cosa ne pensa l’Autorità Antitrust”: così Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, annuncia la segnalazione depositata presso l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato sulla trasparenza della “tassa di rinuncia” dell’Università degli Studi Niccolò Cusano. Sono diverse le lamentele arrivate all’associazione da parte di studenti che, per aver deciso di abbandonare l’Università, hanno ricevuto un apposito modulo dalla Unicusano in cui per la prima volta si faceva menzione della “tassa di rinuncia”. Gli studenti non sapevano che si dovesse versare un importo per la cessazione anticipata del corso di studi. “Adesso sarà l’Autorità a verificare la legittimità di tale richiesta di pagamento non preannunciata agli iscritti dell’università Niccolò Cusano”, dice Jenny Ruggeri, invitando altri studenti a rivolgersi a Customer Care Service per avere tutela.