«Telefonate ed sms illimitati, traffico Internet “senza sorprese”». Così la Repubblica ha presentato ieri 24 settembre una delle nuove tariffe annunciate da Vodafone per la telefonia cellulare. Roba da saltare sulla sedia per l’entusiasmo, perché finora in Italia gli operatori telefonici si facevano concorrenza con offerte tutte «a consumo», cioè con un limite di utilizzo al di sotto del quale le tariffe erano ragionevoli, ma per chi sforava i prezzi si alzavano di molto. Le tariffe «flat», cioè con un pagamento iniziale indifferenziato e unico e poi consumo libero (sul modello degli abbonamenti adsl per i computer fissi) non venivano nemmeno prese in considerazione.
Adesso Vodafone cambia le regole.
Pare. Perché invece non è del tutto vero.
L’articolo di Repubblica, nella sua versione online, è firmato da Claudio Gerino e si trova qui. Per verificare che il titolo è fuorviante, bisogna leggere più di metà testo, fino a una dichiarazione di Stefano Gastaut, direttore consumer mobile di Vodafone Italia: «Non ci sono tariffe a consumo se si supera la soglia del traffico dati. Semplicemente, non si può più navigare. Il cliente, comunque verrà avvertito quando raggiungerà l’80% del traffico e quando arriverà al 100%. Ma se l’esigenza è quella di proseguire lo stesso la navigazione, il cliente potrà acquistare, al prezzo di 5 e 10 euro, rispettivamente altri 2 o altri 5 Gb di traffico dati».
E se è così, non è una tariffa flat. È ancora una tariffa a consumo. Magari più economica di quelle attuali, ma sempre a consumo.
In un’altra pagina del suo sito, la Repubblica scende più nello specifico dell’offerta Vodafone (qui) e tanto per non scontentare nessuno, in un’altra pagina ancora, passa in rassegna le offerte degli altri operatori (qui).
Dalla lettura delle varie offerte c’è una cosa che salta all’occhio: con i loro meccanismi tariffari, le aziende telefoniche che agiscono nel nostro Paese non rendono chiaro ai clienti quale sia la tariffa più conveniente. Il sistema costringe a calcoli del tipo: se faccio x minuti di telefonate ad abbonati al mio operatore, più y minuti ad abbonati di altro operatore, più z sms, più k GB di navigazione… mi conviene Tim; se faccio x più y più z però meno k, e non compro lo smartphone da loro, mi conviene 3 Italia; se faccio…
In sintesi, i confronti sono quasi impossibili.
Le tariffe flat reali sono molto più semplici da capire.