Per favore, non usatelo sono nei dolci o nelle tisane! Gli usi del miele, in cucina, sono tantissimi, ma soprattutto vale la pena scoprire la “vocazione” di taluni tipi di miele per utilizzi particolari.
Come premessa, c’è da sapere che il miele non ha una vera e propria data di scadenza; più resta aperto, però, più il sapore ne risente. Inoltre, non serve metterlo in frigorifero, se non proprio quando è caldissimo: il luogo ideale dove mantenerlo è al buio, tra i 15 e 20 gradi.
Miele di acacia. Ha un sapore delicato che non altera la percezione degli altri gusti. Per questo è perfetto come dolcificante, anche nelle torte, o per aiutare la panificazione. Perfetto con i formaggi freschi.
Miele di bosco. Si abbina a formaggi freschi e yogurt o a ricette speziate con pepe o noce moscata. Perfetto sui pancake al posto dello sciroppo d’acero.
Miele di agrumi. Il suo aroma floreale e fruttato lo rende perfetto per creme da dessert o per aromatizzare vinaigrette con cui condire anche il pesce. Dà il meglio di sé sui formaggi a pasta filata come scamorza o mozzarella.
Miele di castagno. Il suo aroma amarognolo lo rende adatto a pietanze dal sapore forte come carne rossa e formaggi stagionati. Da provare con il parmigiano reggiano.
Miele millefiori. Il suo sapore floreale lo rende versatile, un po’ come l’acacia, ma il suo utilizzo “gourmet” è in abbinamento a taleggio o squacquerone. Come condimento, ottimo con il pollo, in abbinamento a rosmarino o limone.
Miele di eucalipto. Ricorda la liquirizia e presenta note salate. Provatelo con i pecorini e per insaporire piatti di pesce e di carne dai sapori decisi, come tonno o maiale.