Alimentazione e giocattoli. Sono le due soli voci che si salveranno nelle spese di Natale, per le quali gli italiani non solo avranno a disposizione un budget molto limitato – stime parlano di soli 148 euro a famiglia – ma avranno ben poco da aggiungervi dopo le scadenze del mese, fra Imu e bollette.
Secondo Federconsumatori e Adusbef sotto l’albero finiranno solo regali utili ed essenziali, ovvero tutte le spese che le famiglie non hanno potuto sostenere durante l’anno. Dai primi dati emerge che la spesa totale delle famiglie si attesterà sui 3.5 – 3.8 miliardi di euro, con una riduzione rispetto al 2011 di circa l’11-12%, affermano le due associazioni. La spesa si concentrerà soprattutto sul settore alimentare (anche se all’insegna del risparmio) e sui giocattoli, per non dare delusioni ai bambini. Per il resto si sceglierà il fati da te oppure ci si rivolgerà a regali per la famiglia. Qualche esempio? Niente profumi, piuttosto occhiali da vista o da sole, tende o elettrodomestici da sostituire, spese per l’auto, servizi per la cura della persona, scorte di olio, parmigiano e pasta, vacanze studio e corsi sportivi o professionali.
Aggiungono Federconsumatori e Adusbef: «In ogni caso, per evitare il crollo previsto per i consumi di Natale, che peggiorerebbe ulteriormente le condizioni dell’intera economia, è fondamentale avviare misure urgenti come a esempio l’anticipazione, se non la completa liberalizzazione, dei saldi invernali a prima delle festività».