Farmaci online: come riconoscere quelli contraffatti.

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Mal di testa, mal di pancia, raffreddore, febbre, dolore alla schiena e chi più ne ha più ne metta. Nell’attesa di fissare un appuntamento con lo specialista o andare a consultare il medico curante, Doctor Google è sempre a disposizione.

Districandosi tra fake news e siti più attendibili si cerca la risposta ad ogni male e può capitare di trovare qualche pillola (è il caso di dirlo) per cancellare il dolore. Il web si è rivelato un mercato fiorente anche per le vendite di medicinali. Tuttavia prezzi bassi e facilità di acquisto spesso possono essere sinonimo di prodotti contraffatti. Per il consumatore intenzionato ad acquistare prodotti farmaceutici online è essenziale poter distinguere il falso dal vero ed evitare di correre dei rischi per la propria salute. Un medicinale contraffatto, infatti, oltre a non rispettare le norme previste dalle autorità nazionali e comunitarie, è potenzialmente letale: non vi è alcuna garanzia che le sostanze utilizzate nella composizione siano quelle indicate e non è detto che l’equilibrio tra le componenti sia rispettato.

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Come riconoscere i farmaci contraffatti.

Per controllare l’identità del venditore è importante verificare che il sito della farmacia esponga il logo che garantisce la legalità e la sicurezza dei prodotti (è sufficiente un click sull’icona per essere reindirizzati sul sito dell’ente nazionale che detiene il registro dei venditori autorizzati online che, per l’Italia, è il Ministero della Salute). Sebbene esistano una serie di regole a livello comunitario, l’Europa non è indenne ed il fenomeno dei medicinali contraffatti cresce anche nel nostro continente. La Commissione europea ha, pertanto, annunciato che nel febbraio del 2019 entreranno in vigore nuove misure che tuteleranno maggiormente i consumatori europei, attraverso l’introduzione di un sistema paneuropeo per l’autenticazione dei medicinali.

Nel frattempo, la Commissione ha pubblicato un report riguardante le sanzioni previste in ogni Stato membro della UE a carico di chi è coinvolto nella produzione e commercializzazione di medicinali falsificati, al fine di verificare e comparare le vigenti pene detentive e pecuniarie. L’indagine ha evidenziato pene detentive da 1 anno (Svezia, Finlandia e Grecia) a 15 anni (Slovenia, Austria e Slovacchia). Per quanto riguarda le ammende pecuniarie si passa dai 4.300 euro della Lituania al milione di euro della Spagna, mentre nel Regno Unito non è previsto alcun limite.

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Jenny Ruggeri
Jenny Ruggeri (1966) nasce a Messina e conseguiti gli studi nella città natale, dove si laurea in Lettere Moderne presso la Facoltà di Lettere e Filosofia, si trasferisce a Bergamo per insegnare nelle scuole bergamasche. Dopo dieci anni di insegnamento matura l’idea di fare qualcosa di diverso dalla docenza. Ha studiato e studia gli eruditi grammatici (Plinio, Fulgenzio, etc.) i lirici (Catullo, Orazio, Properzio) ed i narratori (Petronio ed Apuleio). Nel tempo libero si diletta a scrivere racconti e novelle. Collabora con alcune testate giornalistiche ed è proprietaria dal 2003 di un giornale a tutela e difesa del consumatore (Customer Care Service).

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