Asili e nidi hanno costi elevati, soprattutto in alcune regioni del nostro Paese. Secondo l’ultimo Dossier “Servizi in…Comune.
Tariffe e qualità di nidi e mense è di 300 euro la tariffa media mensile che una famiglia tipo (3 persone con un minore al di sotto dei 3 anni e un ISEE di 19.900€) sostiene per il nido comunale nell’anno scolastico in corso, dove la Calabria è la regione più economica (160 euro), e il Trentino Alto Adige la più costosa (472 euro). Secondo il Dossier pubblicato a ottobre 2018, le tariffe restano sostanzialmente stabili a livello nazionale per gli asili nido, e a pesare sono soprattutto le differenze regionali e fra i singoli capoluoghi di provincia. Per i nidi si va dai 100 euro al mese di Catanzaro ai 515 euro di Lecco. Il Sud risulta virtuoso sui costi, ma pecca sulla disponibilità di posti all’asilo nido. Disuguaglianze non solo economiche, ma anche sociali e di opportunità che di fatto si ripercuotono sui piccoli utenti dei nidi. Per andare incontro alle famiglie e garantire il servizio dell’asilo nido anche quest’anno è stato confermato il bonus nido. Come richiederlo e chi ne ha diritto? Per prima cosa è bene sapere che la richiesta del bonus asilo nido per il 2019 potrà essere inoltrata a partire dalle ore 10 del 28 gennaio 2019 e fino al 31 dicembre 2019 tramite un apposito servizio telematico disponibile sul sito dell’Inps. Per chi fosse impossibilitato a effettuare la domanda del bonus telematicamente potrà rivolgersi al contact center dell’Inps 803 164 o a un patronato (su Messina e Milano potete appoggiarVi su il Patronato del Cittadino) per ricevere assistenza nella compilazione del modulo di domanda. Il contributo nido 2019, che andrà a coprire il pagamento delle rette di asili nido, pubblici e privati autorizzati e per forme di assistenza domiciliare, sarà erogato dall’Inps a beneficio di genitori di bambini nati, adottati o affidati dal 1° gennaio 2016 proprio al fine di contribuire al pagamento di rette spesso elevate. Potranno beneficiare di questa forma di assistenza anche i bambini di età inferiore a tre anni, impossibilitati a frequentare gli asili nido in quanto affetti da gravi patologie croniche, per i quali le famiglie si avvalgono di servizi assistenziali domiciliari. A quanto ammonta e come verrà erogato il bonus? Il contributo quest’anno sarà pari a 1500 euro annui con un aumento di 500 euro rispetto al precedente anno (da 1.000 a 1.500 euro) per effetto della legge di Bilancio 2019. Riguardo le modalità di erogazione della agevolazione in esame, è prevista in 11 rate mensili di importo massimo fino a 136,36 euro per ogni retta mensile pagata e documentata. Per l’assistenza domiciliare riservata ai bambini di età inferiore ai 3 anni e con gravi patologie invece, il contributo verrà corrisposto in un’unica soluzione. Il genitore che presenterà la domanda del bonus nido in pratica, dovrà necessariamente allegare la documentazione utile a comprovare l’avvenuta iscrizione al nido e il pagamento almeno della retta relativa al primo mese di frequenza per cui si richiede il beneficio o in alternativa, per i nidi pubblici che prevedono il pagamento delle rette posticipato rispetto al periodo di frequenza, la documentazione da cui risulti l’iscrizione. Per l’altra categoria di bambini minori di 3 anni con gravi patologie invece, sarà sufficiente allegare l’attestazione, rilasciata dal pediatra, che certifichi l’impossibilità del minore di frequentare il nido per l’intero anno solare di riferimento, a causa di una grave patologia cronica.