Farmaci consegnati senza ricetta, liberi farmacisti: “prima vittoria”.

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Consegna di farmaci senza ricetta: è il nuovo fronte della “battaglia” fra il Movimento nazionale liberi farmacisti (MNLF) e la Federazione dei titolari di farmacia (Federfarma).

I liberi farmacisti hanno lanciato ad agosto la “campagna per la moralizzazione della professione” in cui contestano la consegna senza ricetta dei farmaci e hanno chiesto al Ministero della Salute e all’Aifa quanti siano i casi in cui i farmacisti hanno consegnato d’urgenza medicinali senza la dovuta ricetta medica. Online, la sigla invita i cittadini a segnalare episodi di violazione della legge sulla dispensazione dei farmaci, che regolamenta i casi di urgenza in cui i farmaci possono essere consegnati anche senza ricetta. La risposta di Federfarma è in una circolare che contesta la liceità di una “denuncia” di questo tipo ma, allo stesso tempo, ricorda i casi in cui la consegna senza ricetta è ammessa. Una precisazione che, per il Movimento nazionale liberi farmacisti, ha il sapore di una vittoria. Sul proprio sito i liberi farmacisti invitano cittadini e farmacisti a far pervenire “immagini, documenti registrazioni video o audio di violazione della legge sulla dispensazione dei farmaci” e spiegano che il materiale verrà composto in un dossier che sarà consegnato al Ministero della Salute e alla stampa, aggiungendo inoltre che ogni denuncia verrà inviata alla USL di appartenenza e all’ordine. Federfarma contesta queste modalità e nella circolare, diffusa il 10 settembre, scrive: “Premesso che sussistono fondati dubbi sulla liceità di acquisizioni, per di più nascoste e non autorizzate, di immagini e/o registrazioni in un ambito, quale la farmacia, notoriamente soggetto a particolari tutele in tema di privacy, non è nemmeno dato comprendere le ragioni di un comunicato tanto allarmante quanto livoroso che coinvolge, considerato l’argomento, direttamente e solo le farmacie. Probabilmente – aggiungono i titolari di farmacia – le motivazioni possono essere ricercate nei recenti pronunciamenti della Corte di Giustizia UE e della Corte Costituzionale che hanno sancito la piena legittimità della dispensazione esclusiva del farmaco etico in farmacia, in quanto garanzia di massima sicurezza ed efficacia”.

Allo stesso tempo, Federfarma ribadisce che le farmacie “continueranno a garantire il servizio di assistenza farmaceutica sempre e solo conformemente alle norme di legge. A tale proposito, si ritiene utile ricordare le particolari condizioni e i limitati casi nei quali è ammessa, ai sensi del DM 31 marzo 2008 (in circ. Federfarma n. 197/2008), la dispensazione in farmacia del farmaco senza la prevista ricetta”. Le condizioni della consegna del farmaco senza ricetta sono poi riportate in allegato alla circolare. Per i liberi farmacisti l’invio della circolare, in cui si ricordano in casi in cui si può consegnare il farmaco senza ricetta, rappresenta “il primo successo” della campagna. Scrivono infatti in una nota: “Il Movimento Nazionale Liberi Farmacisti e la Confederazione Unitaria delle Libere Parafarmacie Italiane apprendono con soddisfazione la decisione di Federfarma d’inviare alle organizzazioni territoriali una circolare ove ricorda i casi in cui è ammessa la consegna di farmaci senza la dovuta ricetta medica e gli adempimenti necessari per la registrazione dell’atto. Le due organizzazioni registrano questo fatto come un primo successo della campagna per la moralizzazione della professione di farmacista e sottolineano come sia del tutto evidente che questa decisione dei titolari di farmacia, al di là di pretestuose polemiche, sia ben presente e da tempo anche a questa organizzazione sindacale. Per quanto riguarda le accuse di eccessivo “livore” che sarebbero alla base dell’iniziativa a seguito delle sentenze sfavorevoli alla liberalizzazione della fascia C, le due sigle ricordano di aver espresso più di un dubbio rispetto ai ricorsi formulati e che coerentemente a tale posizione non si sono costituite in sede processuale.

Tuttavia, è un fatto che i ricorsi siano stati appoggiati anche da titolari di farmacia proprietari di parafarmacia ed è altrettanto vero che le sentenze con le loro criticabili motivazioni non hanno risolto il nodo prettamente politico di una categoria ove continuano ad esistere forti iniquità e contraddizioni”. La sigla si sofferma anche sulla questione della privacy: “Per quanto riguarda le preoccupazioni relative alla tutela della privacy si vuole rassicurare Federfarma circa il rispetto dei diritti di tutti, ma allo stesso tempo si conferma la totale fermezza davanti a comportamenti che violano la legge e mettono in pericolo la salute dei cittadini, diritto di natura superiore a quello della tutela della privacy. Il nostro obiettivo – concludono le due organizzazioni – è quello di tutelare i cittadini e la professionalità dei colleghi che si comportano correttamente, dietrologie di natura diversa non interessano. Per questo motivo invitiamo Federfarma a chiedere ai propri iscritti di esporre in ogni farmacia il cartello predisposto da questa campagna contro la consegna di farmaci senza ricetta medica”.

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