Olio, Ismea: produzione ai minimi storici in Italia. Andrà su il prezzo della bottiglia.

La produzione di olio d’oliva è ai minimi storici in Italia.

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Olio, Ismea: produzione ai minimi storici in Italia. Andrà su il prezzo della bottiglia.

La produzione di olio d’oliva è ai minimi storici in Italia. Le ultime stime indicano che il 2018 è stata una delle annate peggiori per l’olivicoltura nazionale, con una produzione di olio di oliva a 185 mila tonnellate, più che dimezzata (meno 57%) rispetto al 2017.

Questa la fotografia che viene dalle ultime elaborazioni di Ismea, l’Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare. Le perdite maggiori sono nelle regioni del Sud.La Puglia, che da sola rappresenta circa la metà della produzione nazionale, è colpita da una flessione stimabile attorno al 65%, a causa delle gelate e dei problemi fitosanitari che hanno colpito gli uliveti. Tutto questo non può che ripercuotersi sul mercato e sui prezzi. I listini dell’extravergine sono in aumento, mentre a livello internazionale c’è la Spagna che conta una produzione abbondante. I listini dell’extra vergine, spiega l’Ismea, hanno raggiunto a dicembre i 5,60 euro al kg (+40% rispetto a giugno), con valori superiori ai 7 euro al chilo in Sicilia e vicini ai 6 euro nel Barese. Nonostante tali recuperi, rimane negativo il confronto dei prezzi su base annua anche per la pressione determinata dal mercato spagnolo che, di contro, può contare su una campagna produttiva abbondante. Secondo le ultime stime, la produzione iberica sfiora infatti 1,6 milioni di tonnellate (24%) sul 2017, determinando una flessione dei listini spagnoli e condizionando anche il mercato greco e tunisino, dove invece la produzione è prevista in calo di oltre il 30%. Secondo Coldiretti, con questa flessione nel 2019 si dovrà dire addio a 6 bottiglie di extravergine Made in Italy su 10 sugli scaffali dei supermercati. Sullo scaffale ci sarà dunque un aumento delle bottiglie di olio extravergine con miscele di oli Ue ed extra Ue. E un aumento dei prezzi per i prodotti solo italiani. A evidenziarlo è la testata specializzata il Fatto alimentare, che sottolinea come la crisi della produzione nazionale comporterà un aumento delle importazioni di olio extravergine da Spagna, Grecia, Marocco e Tunisia. “Vuol dire – scrive il direttore del sito Roberto La Pira – che per soddisfare il mercato interno i grandi marchi italiani dovranno importare una quantità pari a circa il 70% del fabbisogno. Tradotto in soldoni, il 90% circa delle bottiglie d’olio extravergine esposte sugli scaffali dei supermercati, non considerando le Dop, contiene miscele di olio UE ed extra UE”. Il tutto si ribalta sul prezzo della bottiglia.  “La differenza si nota anche sullo scaffale dei supermercati – dice La Pira – dove le bottiglie di prodotto italiano costano 8 -11 €/l, contro i 5-6 dell’olio ottenuto con partite provenienti da Paesi UE e non UE.”

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