Il mercato dell’auto è in pieno boom (checché ne dicano in Fiat)

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Domani 29 settembre aprirà a Parigi il salone dell’automobile, e fino al 14 ottobre più di 300 aziende costruttrici provenienti da tutto il mondo presenteranno i loro modelli, con più di 100 novità assolute. Il motivo di tanto entusiasmo è che, secondo i dati diffusi dagli stessi costruttori, il mercato mondiale dell’auto è in crescita: nel 2011 si producevano 79 milioni di esemplari, per il 2013 si arriverà a 87 milioni.

Qualche novità la presenterà anche la Fiat, nonostante il suo Amministratore delegato, Sergio Marchionne, abbia dichiarato che nel suo settore c’è crisi e quindi non sia il caso di rinnovare la gamma.

Qualche dato sul salone parigino lo si può trovare sul sito web di Panorama, dove i nuovi modelli sono presentati con dovizia di fotografie brillanti e dati mirabolanti sulle prestazioni. In particolare l’attenzione è puntata sulle auto ibride con doppio motore: a combustibile fossile tradizionale, come la benzina e il gasolio, ed elettrico.

Una delle notizie collegate al salone è l’accordo tra Tesla e Daimler. Tesla, finora, si era concentrata sulla costruzione di auto elettriche ad alte prestazioni e alto prezzo, ma la collaborazione con Daimler presuppone la costruzione in grandi volumi di utilitarie.

Alla base di questi accordi c’è l’evoluzione della tecnologia costruttiva delle batterie, che ha come obiettivo di abbattere il tempo di ricarica. Lo scorso agosto un istituto di ricerca di Ulsan, in Corea del Sud, ha trovato il modo di rendere la ricarica quasi immediata a prescindere dalla dimensione delle batterie – il che avrà come effetto di rendere il rifornimento di elettricità sostanzialmente simile al rifornimento di carburante alla pompa (ne ha parlato il sito web MaCityNet).

Mentre tutto questo succede, Sergio Marchionne dice: «Il mercato europeo dell’auto è un disastro. Chiunque operi nel settore dell’auto oggi in Europa sta sperimentando diversi gradi di infelicità. Ognuno sta soffrendo le pene dell’inferno a modo suo» (il virgolettato lo riporta il sito web de la Repubblica, raccolto a un convegno tenutosi il 24 settembre all’Unione industriali di Torino). Secondo Marchionne c’è una crisi di sistema dell’industria dell’auto europea: «La nostra Fiat si trova sulla stessa barca di tutti gli altri costruttori, tanti i produttori di massa quanto i marchi premium, come dimostrano i casi di Porsche e Mercedes. C’è chi ha annunciato chiusure di stabilimenti, chi sta contando le entità delle perdite, chi taglia gli investimenti, chi ha lanciato profit warning e chi chiede aiuti al Governo».

Nello stesso articolo, però, la Repubblica riporta anche altri dati, ripresi dalla società svizzera Euler Hermes: il mercato dell’auto mondiale è in crescita complessiva del 4% l’anno e in Cina sta vivendo un vero e proprio boom con 18,4 milioni di esemplari venduti. Tutti i Paesi del Bric (cioè Brasile, Russia, India e Cina) hanno cifre di vendite in aumento, rispettivamente del 7%, 11%, 5% e 6 %.

L’Italia, invece, è in crollo: tra il 2007 e il 2011 la produzione, in gran parte detenuta dalla quasi azienda unica Fiat, è scesa del 38,5% a 800˙000 auto complessive.

Vista così, la «crisi» non è del mercato dell’auto, bensì della Fiat e dei suoi manager.

http://www.panorama-auto.it/novita/saloni/parigi?gclid=CNX19f2A2bICFcRV3godeV4AqA

http://www.macitynet.it/macity/articolo/In-futuro-batterie-agli-ioni-di-litio-che-si-ricaricheranno-in-pochi-minuti/aA62203

http://www.repubblica.it/motori/attualita/2012/09/24/news/sorpresa_mercato_dell_aito_stime_di_crescita_del_4_nel_2013-43182133/

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